le famiglie

Nasce nel 1873 a Londra, nel quartiere di Brixton, da Christian Adolf e Annie Lovering, la figlia di un pastore anglicano. Tra parentesi, nessuna delle ricerche presso gli archivi del Clero Anglicano hanno finora trovato traccia di un reverendo Lovering.

Della sua vita di giovane britannico non abbiamo notizie. Sappiamo solo che a 27 anni è a Trieste e pratica il canottaggio come membro della ancora esistente società canottiera Adria. Studia ingegneria in una università tedesca (Heidelberg ?) laureandosi nel 1902.

Lavora come ingegnere navale presso lo Stabilimento Tecnico Triestino, un fiorente cantiere (ancora in attività, anche se con altra ragione sociale) dove aveva già lavorato anche il padre Christian, prima di trasferirsi a Londra. Parla inglese, tedesco e italiano.

Nel 1907 ottiene il "Diritto d'Incolato" (una specie di permesso di residenza) dalla Città di Trieste. Nel 1916, due anni dopo lo scoppio della Grande Guerra ha 43 anni e si arruola (non sappiamo se volontariamente o no) nell'Imperial-Regio esercito austroungarico.

Serve come allievo ufficiale ((Lst. Faehnrich) sul Carso orientale (Pivka, San Daniele del Carso, ad est di Trieste e Gorizia) guadagnando varie medaglie tra le quali una croce al merito d'oro "Goldene Verdienstkreuz am Bande der Tapferkeitsmedaille".

Alla fine della guerra, nel 1918 (ora ha 45 anni) sposa a Trieste Ljubica, figlia di Franz Stipić (vedi articolo). Un anno dopo nasce Annamaria.

Quattro anni più tardi vende l'appartamento triestino ereditato da Ljubica e si trasferisce ad Abbazia, la "Montecarlo dell'Austria", sulla costa orientale istriana, vicino a Fiume (all'epoca italiana, oggi Croazia).

Là apre l'albergo "Villa Ayram" (già Pensione Kallina, ed oggigiorno l'ampliato Hotel Istra). Abita nel vicino paese di Laurana, in una bella casa sul mare, che rinomina "Villa Fesch".

E' chiaramente appassionato dall'attività turistica di albergatore e gestisce anche un piccolo stabilimento balneare proprio sotto casa, la "Peharova". Ama anche uscire con la sua piccola barca a vela, l'"Annamaria" per pescare assieme al Frane, un pescatore del luogo.

Nel 1938 purtroppo Ljubica muore lasciandolo vedovo. Sfortunatamente questi sono tempi molto difficili a causa della guerra, che termina con la disfatta dell'Italia e la perdita di Fiume e di tutti i territori del Quarnero e dell'Istria. Tutte le proprietà sono perdute, nazionalizzate dalla nuova federazione comunista Jugoslava.

Reginald, assieme alla figlia Annamaria (il cui marito Mario è prigioniero di guerra in un campo di concentramento in Germania) ed ai due nipoti è costretto ad emigrare in Italia, dove ottiene lo status di profugo.

Muore il giorno dopo Natale del 1949 all'età di 76 anni a Trento, dopo aver passato i suoi ultimi anni assieme ad Annamaria ed alla sua famiglia, testimone della fine dell'ottocentesco Impero austroungarico, di due guerre mondiali e della tragedia dell'esodo dalle terre perdute di Istria, Quarnero e Dalmazia.
 

 

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